Le Statue Parlanti
Pasquino e Abate Luigi: satire di pietra contro i potenti
Le Statue Parlanti di Roma venivano usate dai Romani per scrivere poesie anonime criticando o ironizzando i potenti. Questi messaggi erano spesso chiamati “pasquinate”, termine che deriva dall’esempio più antico e rinomato: Pasquino, una statua portata alla luce nel Rione Parione nel XIV secolo. Durante eventi storici epici, Pasquino aveva sempre qualcosa da dire! Dall’arrivo di Napoleone a Roma nel 1809, «Li Francesi so’ ladri, ma non tutti. Bona parte », alla visita di Hitler a Roma nel 1938 «Povera Roma mia de travertino! T’hanno vestita tutta de cartone, pe ’fatte rimirà da‘ n’imbianchino ». A proposito di statue parlanti, un altro esempio interessante è proprio Abate Luigi, situato in Piazza Vidoni sul muro laterale della Basilica di Sant’Andrea della Valle. Vicino a queste statue, lasciate una poesia per il vostro amico, nemico o amante, nessuno vi dirà nulla!