Duomo di Napoli: installazione site-specific di JR

I mille volti di Napoli sul Duomo della città. Nel cuore della città, un’installazione site-specific alla cui genesi l’artista francese JR (Parigi, 1983) ha cominciato a lavorare già nel settembre del 2024, esplorando la complessità dell’identità del popolo partenopeo, muovendosi nei diversi quartieri napoletani e raccogliendo ritratti e storie di napoletani dai più disparati background.

Attraverso la vivida magia sprigionata dalla città e dai suoi abitanti, una magia fatta di incontri, sguardi, relazioni, rivalorizzazione dell’estemporaneità e della spontaneità del vivere, JR ha realizzato tanti singoli ritratti tesi a catturare la più autentica vena poetica e di vitalità di una città multiforme, irresistibile e indefinibile.

Sette i quartieri a cui l’artista ha dato voce: Piazza Sanità, Piazza Dante, Fuorigrotta, Mergellina, San Giovanni a Teduccio, Piazza Cavour, Borgo di Sant’Antonio. All’interno di questi spazi senza tempo, JR e il suo team hanno provato a raccontare la multiforme realtà di Napoli attraverso i volti di 606 napoletani di ogni estrazione sociale e culturale.

In un momento successivo, i singoli ritratti sono stati uniti in un lavoro corale, andando a creare così dei sorprendenti “gruppi di ritratti collettivi”. Ogni scatto è stato realizzato con la medesima luce, perché ognuno fosse rappresentato con pari dignità.

Il risultato è un monumentale collage fotografico posto sulla facciata del Duomo, in cui molteplici volti si affacciano sulla città.

©Ph. JR

Mostra dell’artista francese JR “Chi sei, Napoli?”

22 maggio – 5 ottobre 2025

Le Gallerie d’Italia – Napoli presentano la mostra dell’artista francese JR ‘Chi sei, Napoli?’, dedicata all’ottavo capitolo delle della serie ‘Chronichles’ , che dopo Dopo Clichy-Montfermeil (2017), San Francisco (2018), New York (2018), Miami (2022), Kyoto (2024), tre città americane (Dallas, Saint Louis e Washington DC) per un murale sul tema delle armi in America (2018), e quindici città di Cuba (2019) giunge nella città partenopea con la prima installazione di questo tipo in Italia, realizzata con il patrocinio del Comune di Napoli.

L’opera site-specific di JR ha trasformato la facciata del Duomo di Napoli in un mosaico di volti locali, incarnando lo spirito comunitario, la resilienza, l’energia e l’anima polimorfa della città.

Nel settembre 2024, l’artista francese JR ha iniziato a Napoli un’esplorazione profonda dell’identità culturale complessa della città. In una settimana, dal 23 al 29 settembre, sono stati protagonisti  i cittadini di sette quartieri, attraverso set fotografici allestiti presso Piazza Sanità, Piazza Dante, Fuorigrotta, Mergellina, San Giovanni a Teduccio, Piazza Cavour e Borgo Sant’Antonio Abate.
Durante questo periodo intenso, sono stati raccolti i ritratti e le storie di 606 napoletani provenienti da diversi background sociali e culturali, catturando così l’essenza di Napoli.

Il risultato del lavoro di JR è un collage fotografico monumentale sulla facciata del Duomo e raccontato nella sua composizione in una mostra alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo in via Toledo, dove si potrà rivivere anche il ‘dietro le quinte’. In mostra verranno presentati anche tre murali della serie ‘Chronicles’, realizzata in Francia (Chroniques de Clichy-Montfermeil), a Cuba (Las Crónicas de Cuba) e in USA (The Gun Chronicles: A Story of America), per mostrare come l’arte di JR possa stimolare conversazioni creando un potente impatto visivo.

Concettina ai Tre Santi

Come molte donne dei quartieri di Napoli, anche Concettina friggeva all’angolo di strada le sue pizze.
Lei era per tutti quella “vicino all’edicola dei Tre Santi”. E’ nato così, semplicemente, il locale di Via Arena alla Sanità, che oggi è un faro nel vivacissimo Rione, “soggetto” di un radicale ed entusiasmante progetto di riqualificazione urbana partito dal basso.

Locanda del Monacone

Un luogo per farti sentire a casa, inebriata da sapori e profumi della tradizione napoletana.
Il luogo dove sapienti mani e ingredienti genuini compongono piatti tipici napoletani, tanto semplici quanto gustosi.
La Locanda del Monacone è il ristorante che stai cercando se desideri degustare la vera cucina napoletana.
Un luogo di accoglienza e condivisione dove la tavola diventa il mezzo per un sincero scambio di esperienze.

Atelier Ines – Suites and Arts

L’Atelier è un progetto di Inès, artista tunisina, e di suo marito Vincenzo Oste, designer di gioielli, nato dalla forte volontà di creare un piccolo e lussuoso museo contenente opere d’arte, mobili, specchi concepiti da Annibale Oste, padre di Vincenzo, artista di fama internazionale. Volevano aprire il loro mondo e condividere la loro filosofia artistica, offrendo un’esperienza di vita unica ai loro ospiti.

Casa D’Anna

Posizionata nell’antico centro storico della Sanità-Vergini, il quartiere più vivace di Napoli, permette di scoprire l’antica capitale del Regno delle Due Sicilie, che in questa parte della città conserva antichi siti archeologici risalenti al periodo greco e romano.

 Casa del Monacone

Ricavato dal convento annesso alla Basilica di Santa Maria della Sanità è diventato un progetto di accoglienza, gestito dalla Cooperativa La Paranza.

Archivio di Stato

Il suggestivo Archivio di Stato di Napoli ha sede nel complesso monumentale dei SS. Severino e Sossio, uno dei più importanti e antichi centri della spiritualità benedettina del Mezzogiorno. Questo luogo speciale e maestoso nel centro storico di Napoli, è custode e rappresentante della storia medievale, moderna e contemporanea d’Italia e d’Europa. Tanti i simboli architettonici che al suo interno testimoniano e raccontano la grande storia della città, tra cui quattro suggestivi chiostri da scoprire.

Ipogeo dei Cristallini

L’Ipogeo dei Cristallini è una rara e incredibile testimonianza di pittura ed architettura ellenistica, che ha restituito alla città di Napoli il suo antico sepolcreto greco.
Un viaggio indietro nel tempo di 2300 anni: i quattro spazi dell’Ipogeo svelano ai visitatori un mondo ricco di decori e raffinatissimi effetti di trompe l’oeil, oltre ad una collezione di reperti e vasi antichi ancora magnificamente conservati.

Ossario delle Fontanelle

L’ossario delle Fontanelle era una delle cave da cui si estraeva il tufo per edificare la città di Napoli, usate fino al XVII secolo. Qualche anno dopo, però, la cavità delle Fontanelle servì per ospitare i resti delle vittime delle epidemie di peste (1656) e di colera (1836), oltre a quelli provenienti dalle chiese.
Il cimitero delle Fontanelle è noto soprattutto per il culto delle anime pezzentelle che prevedeva l’adozione e la cura di teschi abbandonati in cambio di grazie.