Galleria Lorcan O’Neill

Una vetrina internazionale sull’arte

La Galleria Lorcan O’Neill è una delle più rinomate ed internazionali gallerie d’arte contemporanea di Roma, una tappa imperdibile per scoprire la dinamicità del mondo artistico romano. Si trova nello storico Palazzo Santacroce, caratterizzato da un monumentale ingresso che incornicia perfettamente una fontana raffigurante delle ninfe. Dal cortile, a sinistra della fontana, si accede alla galleria, costruita all’interno delle antiche scuderie del palazzo. Un interessante dialogo tra Roma moderna e antica si crea dal fatto che questa galleria d’arte contemporanea si affaccia su uno storico cortile. Non perdete l’occasione di ammirare questo spazio nascosto per scoprire le mostre e gli eventi in voga di Roma, il tutto immerso in un edificio con una storia secolare.

Il Teatro di Pompeo

Dove la storia antica ha lasciato un’impronta indelebile

Via di Grotta Pinta è un sorprendente segreto urbanistico di Roma. Passeggiando può sembrare una strada come le altre, ma se vista dall’alto, gli edifici che la compongono si uniscono creando la forma di un teatro. Questo era il primo teatro permanente di Roma, costruito per Pompeo Magno nel 55 a.C. E’ un luogo dove si è verificato un evento epico: è proprio qui, nella curia del Teatro, che Giulio Cesare fu ucciso da Bruto e Cassio nelle Idi di marzo, il 15 marzo 44 a.C. Se siete curiosi di vedere i rari resti di questo monumento, entrate nei vicini locali aperti, dove si possono ancora ammirare parti delle antiche mura romane del Teatro.

Galleria Spada

Dove il genio di Borromini ha creato una magnifica illusione

Il giardino segreto di Palazzo Spada nasconde un’architettura creata per ingannare lo spettatore: un colonnato prospettico, progettato dall’architetto Francesco Borromini nel XVII secolo, anche noto come Galleria Spada. Il colonnato si espande in uno spazio molto limitato, ma ti induce a pensare che sia lungo e monumentale: le dimensioni vengono rivelate solo quando lo si attraversa. Per realizzare questa illusione, Borromini forza la prospettiva, fa cadere il pavimento, alza il soffitto, e disegna i piani in un unico punto di fuga. Per sottolineare questo effetto, posiziona una statua all’estremità della galleria; da lontano sembra essere a grandezza naturale… in realtà, è molto, molto piccola! Di fronte a questo imperdibile capolavoro di illusionismo barocco rimarrete sbalorditi.

Statua di Giordano Bruno e l’Iscrizione in memoria di Beatrice Cenci

Vittime di una giustizia ingiusta

Campo de’ Fiori è uno dei luoghi più visitati di Roma, non solo per il mercato la mattina, ma per la movida notturna. Pochi però notano la statua di Giordano Bruno al centro della piazza: la sua è una storia affascinante… filosofo e frate domenicano, visse a Roma nel XVI secolo. Fu condannato e bruciato sul rogo dall’Inquisizione nel 1600, per via delle sue idee «eretiche». In realtà, è stato tra i primi a teorizzare che l’universo infinito può ospitare altri sistemi solari, e non solo! Per i Romani, questa statua, realizzata nel 1889 da Ettore Ferrari, è un simbolo di libertà di pensiero e libertà di parola. A proposito di libertà, a via di Monserrato, dove un tempo sorgeva il Carcere di Monte Savella, si trova un’iscrizione che ricorda Beatrice Cenci. «Vittima esemplare di ingiusta giustizia», fu condannata al Patibolo per aver organizzato l’omicidio di suo padre, dopo aver subito per lungo tempo i suoi abusi. Questi due personaggi ancora oggi ci ricordano di ingiustizie da non dimenticare.

Le Fontane di Piazza Farnese

Dove i romani facevano il bagno

Molti visitatori si ritrovano seduti sulle fontane di Piazza Farnese ad ammirare il suggestivo palazzo. Oggi, invece, vi invitiamo a guardare le due fontane. Furono realizzate nel 1626 da Giacomo Rainaldi su commissione del cardinale Odoardo Farnese, come elementi decorativi della piazza, da qui gli stemmi dei Farnese che ne adornano la parte superiore. La famiglia Farnese possedeva una straordinaria collezione di statue antiche rinvenute nelle Terme romane di Caracalla, molte delle quali furono trasferite a Napoli e oggi conservate nel Museo Archeologico di Napoli. Le vasche in granito delle fontane, un tempo davvero utilizzate nelle terme, sono un rarissimo esempio di questa provenienza ancora presente a Roma. La prossima volta che vi trovate a Piazza Farnese, notatele!

San Girolamo della Carità: Cappella Spada

Dove due angeli sorvegliano il sonno di un cardinale

A pochi passi da Palazzo Farnese e Via Giulia si nasconde un tesoro: l’esoterica Cappella Spada a San Girolamo della Carità. Era la cappella della famiglia Spada che viveva nel vicino Palazzo, oggi uno dei musei da visitare a Roma. Questa è interamente decorata in marmi colorati e sculture, con al centro un dipinto del XV secolo raffigurante la Madonna col Bambino. Al suo interno sono anche sepolti i due fratelli, Cardinale Bernardino e Giovanni Spada, personaggi effigiati nelle due statue reclinate dormienti. Osservate la preziosa tarsia in marmo rosso e giallo e i dettagli in alabastro delle pareti e dell’altare, una vera illusione ottica: il marmo che imita un arazzo!

Sant’Eligio degli Orefici

Dove Raffaello ha dimostrato il suo talento di Architetto

Raffaello è conosciuto come pittore ma è stato anche uno straordinario architetto, e a Roma, una delle sue opere più preziose e raffinate è la Chiesa di Sant’Eligio degli Orefici. Progettata su commissione dell’Università degli Orefici e Argentieri di Roma, si nasconde tra i vicoli a in una traversa di Via Giulia. Ah, a proposito! Non si può comprendere Roma senza ricordare le corporazioni, associazioni create per regolamentare e tutelare le attività dei diversi mestieri. Sant’Eligio venne costruita proprio per gli orafi ed argentieri, e ancora oggi, raduna questi artigiani per occasioni speciali. I suoi interni conservano un’architettura armoniosa con suggestivi affreschi attribuiti a uno degli artisti meno noti e più interessanti del Rinascimento, Baldassarre Peruzzi.
All’interno viene preservato anche uno dei pochissimi archivi di corporazioni del mestiere in Italia, fonte inestimabile per la catalogazione dell’argenteria Romana di Costantino e Anna Bulgari.

Palazzo della Cancelleria

Una vera e propria reggia del XV secolo, costruita su una sorgente naturale

Non molti conoscono le bellezze e le storie segrete che nasconde Il Palazzo della Cancelleria, uno degli edifici rinascimentali più straordinari di Roma. Il cortile interno è stato progettato da Bramante, dove si possono notare colonne egizie meravigliose che provengono dai portici dell’antico Teatro di Pompeo. Al piano nobile, una serie di stanze preziose come la monumentale Sala Regia e il Salone d’Onore con affreschi di Giorgio Vasari vi stupiranno. Secondo il mito, Vasari disse a Michelangelo che gli ci vollero solo 100 giorni per completare il ciclo pittorico. Michelangelo, non impressionato, rispose … <<si vede!>>. Sotto questa imponente struttura c’è un mondo sotterraneo inesplorato, dove si trova il sepolcro di Aulo Irzio e un lago formato dalle acque dell’Euripo, il canale verde smeraldo che attraversa Campo Marzio per sfociare nel Tevere. Roma non smette mai di sorprendere i suoi esploratori più curiosi!

Le Statue Parlanti

Pasquino e Abate Luigi: satire di pietra contro i potenti

Le Statue Parlanti di Roma venivano usate dai Romani per scrivere poesie anonime criticando o ironizzando i potenti. Questi messaggi erano spesso chiamati “pasquinate”, termine che deriva dall’esempio più antico e rinomato: Pasquino, una statua portata alla luce nel Rione Parione nel XIV secolo. Durante eventi storici epici, Pasquino aveva sempre qualcosa da dire! Dall’arrivo di Napoleone a Roma nel 1809, «Li Francesi so’ ladri, ma non tutti. Bona parte », alla visita di Hitler a Roma nel 1938 «Povera Roma mia de travertino! T’hanno vestita tutta de cartone, pe ’fatte rimirà da‘ n’imbianchino ». A proposito di statue parlanti, un altro esempio interessante è proprio Abate Luigi, situato in Piazza Vidoni sul muro laterale della Basilica di Sant’Andrea della Valle. Vicino a queste statue, lasciate una poesia per il vostro amico, nemico o amante, nessuno vi dirà nulla!

Santa Maria in Vallicella

Dove l’artista Americano Cy Twombly riposa circondato da tele di Rubens

Santa Maria in Vallicella, chiesa cinquecentesca della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, custodisce uno dei segreti più sorprendenti di Roma: una pala d’altare maggiore meccanica di epoca Barocca, dove un dipinto di Peter Paul Rubens cela una preziosa icona religiosa del XIII secolo, la Madonna della Vallicella. Dipinto su una lastra di rame, Rubens ritrae con una chiave moderna la stessa scena dell’icona: la Madonna col Bambino, sorretta da putti in un cielo tempestoso, con figure che li ammirano dal basso. Con un ingegnoso meccanismo di pulegge e corde, il dipinto di Rubens può essere spostato meccanicamente verso l’alto o verso il basso per rivelare o nascondere l’icona. Di curioso interesse è anche la tomba dell’artista contemporaneo Cy Twombly, caratterizzata da una lastra di marmo con iscrizioni in latino. A Roma, non perdete l’occasione di vedere questo esempio ineguagliabile di genio barocco affiancato dalla tomba di un genio contemporaneo.